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Naufragés

Tradotto dal veneziano e introdotto da Claire Judde de Larivière, membro del Comitato Scientifico di Via Querinissima.

Nell'aprile del 1431, la nef Querina, una nave veneziana, lasciò Creta per le Fiandre con sessantotto uomini a bordo. Il viaggio sarebbe durato dieci mesi. Diciotto mesi dopo, solo undici sopravvissuti terrorizzati tornarono a Venezia.

Abbiamo due resoconti, complementari e divergenti, del loro spaventoso naufragio ai margini del Circolo Polare Artico: uno di Pietro Querini, armatore e capitano della nave, e l'altro dei marinai Cristoforo Fioravante e Nicolò de Michiel.
Tutti e due raccontano come, spinti da implacabili tempeste in mezzo all'Atlantico, dopo settimane di deriva su una nave in disfacimento che dovette essere abbandonata per fragili barche a remi, si arenarono infine, nel cuore dell'inverno boreale, su un'isola deserta dell'arcipelago delle Lofoten, a nord della Norvegia. Questi racconti dei sopravvissuti rivelano con rara forza la paura universale di sprofondare nell'abisso.

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